Hai voglia di rifare il box doccia e hai sentito parlare della doccia walk in? Qui troverai tutte le risposte e qualcosa in più che ti aiuteranno a capire se è realmente la soluzione migliore per te oppure esistono delle alternative valide. Per prima cosa parliamo di arredo bagno in stile contemporaneo. L’innovazione come già probabilmente sai è la gestione dello spazio e soprattutto la mancanza di una porta di ingresso.
La richiesta di questo genere di doccia è in costante aumento per due motivi principali: da una parte c’è sicuramente l’eleganza che dona a tutto il bagno, dall’altra c’è un discorso molto pratico e che riguarda l’abbattimento delle strutture architettoniche. Proprio queste motivazioni renderanno il bagno unico e più profondo. Alla bellezza si unisce la praticità d’uso senza dimenticare che tutto ciò non ha dei costi così importanti.
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Al centro di tutto la doccia walk mette in discussione la tradizione del bagno con box doccia o vasca da bagno rispetto ad uno stile che si avvicina al benessere della Spa. Andiamo per gradi ed immergiamoci nel mondo delle docce walk in cercando di lasciarci dietro particolari che potrebbero essere ritenuti scontati, come ad esempio: ma se non c’è una porta dove va a finire l’acqua?
Doccia walk in: cose da sapere
Quali sono le domande più ricorrenti quando si parla della doccia walk in? Iniziamo da quella anticipata poco fa:
- Se la walk in non prevede una porta, gli schizzi d’acqua andranno a finire sul pavimento del bagno? Se il lavoro non è fatto a regola d’arte questo è possibile. Ci sono degli elementi da valutare attentamente quando si installa una doccia walk in, in primo luogo il pavimento deve avere la corretta inclinazione per far si che l’acqua non finisca fuori, bisogna sapere infatti che la maggior parte delle docce a sezione aperta montano un piatto filo pavimento, ciò significa che non c’è nemmeno il dislivello (oppure è minimo) del piatto doccia; La posizione e il tipo di soffione giocano la loro parte, in linea generale il flusso dell’acqua deve provenire dal lato opposto dell’apertura della doccia. Oltre a ciò, l’acqua fuoriesce dal soffione ben indirizzata e con una potenza adeguata allo spazio.
- Perché la doccia walk in viene definita doccia aperta? Come abbiamo detto poco fa che questo genere di doccia ha introdotto due novità una delle quali riguarda l’assenza della porta di ingresso. Quindi non è una doccia libera da coperture ma solo limitata in due delle tre pareti. In più le stesse pareti sono realizzate in cristallo e ciò le fa apparire come docce aperte.
- In inverno ci saranno problemi con il calore essendo una doccia aperta? Non in particolare, la doccia ha una parete in meno ma l’acqua che scorre è quella erogata dalla caldaia. Se il bagno è freddo anche se il box doccia è chiuso non sarà al riparo dalla temperatura esterna. Nel caso in cui il bagno abbia bisogno di maggiore calore, si lavora sul termoarredo preferendo magari quello a parete radiante.
- Il box doccia walk in che forma ha? Non è una domanda così scontata da porre. La sezione è quasi sempre rettangolare ma non si può affermare che le dimensioni siano quelle standard 70 x 160 ad esempio. Nella realtà la walk in si adatta a più misure personalizzate poiché ogni bagno è diverso dall’altro. Quando ad esempio vogliamo trasformare la vasca in doccia, la sezione da ricavare per la walk-in deve essere uguale a quella della vasca anche per evitare spiacevoli lavori in muratura di ripristino. Il piatto doccia lo si può tagliare al momento oppure la doccia può essere realizzata in muratura direttamente.
Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di una doccia walk in?
È venuto il momento di tirare una riga per riassumere pregi e difetti di una scelta che cambierà il bagno per sempre. Dare dei consigli senza capire bene gli spazi, i gusti della persona, il budget a disposizione e la necessità effettiva di utilizzo ogni giorno oltre ad essere difficile è anche poco serio. In questa fase iniziale è più giusto elencare una serie di pro e contro che poi ciascuno valuterà calandolo nella realtà che vive. Proseguendo poi vedremo altre caratteristiche importanti ma anche diversi tipi di docce walk in.
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Pro della doccia walk in
Il primo vantaggio più evidente di una doccia walk in è sicuramente lo spazio a disposizione che è sia più ampio sia gestito meglio. Solitamente la cosiddetta doccia aperta occupa una sezione del bagno che corrisponde all’impegno di una vasca da bagno, negli appartamenti moderni è posizionata sul lato più lungo.
Il secondo vantaggio riguarda la facilità di utilizzo e di accesso. È un grande vantaggio che si percepisce subito, specie nelle famiglie in cui ci sono bambini ed anziani. In quest’ultimo caso la scarsa mobilità degli arti inferiori viene minimizzata dall’assenza di barriere architettoniche.
Il terzo vantaggio è la gestione molto comoda della pulizia dei cristalli ampi e regolari.
In caso di trasformazione da vasca in doccia è ciò che ci vuole perché evita di avere opere murarie a volte costose.
Infine, il design migliora l’ambiente non solo del bagno e assicura un valore immobiliare più alto.
Contro della doccia walk in
Lo svantaggio è da intendersi più in fase di selezione di chi poi dovrà installare il box doccia walk-in. Occorre avere un’attenzione particolare per far si che tutto funzioni a dovere. Ci vogliono mani esperte e soprattutto disponibilità per far si che l’acqua non diventi un inconveniente o peggio un pericolo per le cadute in bagno.
Il freddo può presentarsi in un bagno già freddo. L’aria in circolo si mescola dalla sezione più fredda a quella più calda, per effetto della convezione. È bene quindi tenerne conto e installare i termo arredi a parete radiante. Anche in questo caso si risolve tutto con l’esperienza.
Doccia Easylife realizza la tua doccia walk-in su misura
Il box doccia walk in è diverso dai box doccia tradizionali. Le scelte di design e gli accorgimenti di design fanno in modo di dover avere tempo a disposizione e molta esperienza per effettuare uno studio approfondito. Doccia Easylife è in grado di visualizzare il risultato prima dell’installazione grazie ad un software proprietario che si chiama EasyCAD. Soluzioni personalizzate non sono solo gradite dalla maggior parte della clientela, ma sono necessarie. Nel sito si possono vedere diverse soluzioni. Se intendi poi avere un quadro più ampio che riguarda tutto il bagno allora puoi dare un’occhiata ai progetti bagno di Bagno Easylife.
Il risultato finale sarà comunque al di sopra delle aspettative poiché si coniuga la praticità dell’uso e della pulizia al design ricercato moderno e unico. Il bagno, per mezzo dei grandi cristalli della doccia open-space, diventerà contemporaneo, raffinato e affascinante. Questa definizione si adatta molto allo stile minimal che domina la scena del design della casa negli ultimi decenni.
Diverse soluzioni della doccia aperta
Si chiama doccia ad entrata libera ma ciò non significa che vengano progettate solo tre pareti. È vero invece che le pareti vere e proprie siano tre su quattro ma quella che non si vede in realtà c’è lo stesso per l’effetto di contenimento dell’acqua. In pratica la lunghezza delle pareti lunghe raggiunge una dimensione tale da rendere possibile non chiudere il quarto lato. L’ingresso lasciato libero ha vantaggi prima durante e dopo aver goduto della doccia, come abbiamo visto poco fa.
Doccia walk in ad angolo
La forma del bagno permette di giocare con la costruzione dio una doccia open-space. Se le due pareti sono già quelle piastrellate del bagno, allora basterà il grande cristallo a far le veci della terza parete. La doccia walk in ad angolo è una soluzione che si adatta perfettamente al bagno ristrutturato e che prende il posto della vasca. La piastrellatura esistente consente di approfittare della struttura preesistente e risparmiare sulla componente cristallo e tempo necessario all’installazione.
Come accorgimento si suggerisce di potenziare l’illuminazione per evitare l’effetto nicchia buia in favore di un paio di faretti posizionati ad arte proprio sopra la doccia. Si può ampliare la luce anche optando per un bel piatto doccia effetto marmo bianco.
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Doccia walk in ad angolo in muratura
Il marmo è molto richiesto per arredare le pareti di un bagno, in continuità si può posizionare una doccia walk in ad angolo. L’effetto classico assicura un design senza tempo. Oltre al marmo si può giocare con l’effetto pietra o del gres porcellanato in tonalità scura. Contemporaneo e di tendenza anche la piastrellina montata a mosaico.
Doccia walk in ad angolo con braccetto metallico o con vetro soffitto
Un bagno piccolo ha bisogno di aumentare la profondità, questo effetto è più evidente con una doccia walk in ad angolo con vetro cristallo a soffitto. La parete a vetro fisso crea un effetto box. Diversa è la parete con fissaggio tramite braccetto metallico in cui si avverte una minore immersione. Questa soluzione si preferisce nel bagno più ampi. Fare attenzione a dove punta il soffione o la doccetta per eliminare la possibilità di avere schizzi nel bagno causati dall’acqua che rimbalza sul profilo del cristallo o sul corpo stesso.
Doccia aperta su due lati
Nei bagni grandi, avendo a disposizione una parete lunga in fondo alla stanza, si può pensare di nascondere la doccia dietro ad una parete realizzata in muratura. I due lati piccoli rimangono liberi con la possibilità quindi del doppio accesso. La contro parete sembrerà rende il bagno più lineare e minimal.
Doccia aperta con controparete in vetro
La stessa soluzione adottata sopra per i bagni ampi si può impiegare costruendo una contro parete in vetro cristallo dritto fino al soffitto. Si possono valutare accessori come la colonna doccia o persino due soffioni per permettere l’uso contemporaneo della walk in, da parte di due persone.
Docce walk in: cristalli e finiture
Non basta volere una walk in, per ottenere una doccia aperta realizzata con i giusti accorgimenti. Il cristallo della o delle pareti assume un’importanza vitale sia per il design che per la sicurezza e manutenzione. La lastra di cristallo temperato deve avere un buon spessore per evitare si possano provocare inavvertitamente rotture o scheggiature. Solitamente si una il cristallo con spessore 6 mm, Doccia Easylife arriva ad otto cm per garantire assoluta resistenza. Dallo spessore del vetro dipendono poi gli altri materiali utilizzati per la giunzione. Guarnizione, cerniere e paletti devono anch’essi avere un grado di robustezza adeguati al per e alla grandezza della parete a cristallo.
Il cristallo può essere in totale trasparenza oppure con lavorazioni che personalizzano il colore o un tema specifico. Da un punto di vista tecnico non bisogna dimenticare alcune proprietà di base che devono avere i cristalli del box doccia walk in:
- Il cristallo deve essere temperato per raggiungere un elevato grado di robustezza
- Per assicurare durata e lucentezza occorre anche che sia anticalcare
La colorazione può essere bronzata o fumé ma anche ospitare serigrafie particolari. Per il fissaggio si può optare per l’ottone cromato o per l’acciaio lucido o satinato.
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Box doccia walk in quadrata o rettangolare
L’immagine tradizionale di un box doccia walk in è tradizionalmente rettangolare. La doccia ad entrata libera per eccellenza si basa su uno spazio doppio rispetto al box doccia tradizionale. Ciò non toglie che la doccia possa essere realizzata su un piatto doccia a sezione quadrata. La scelta è personale e poco utilizzata non per una limitazione di design ma piuttosto tecnico-realizzativa.
Ultimamente le capacità tecnologiche delle aziende fornitrici del vetro cristallo hanno permesso la curvatura. Una doccia walk in su misura a volte è l’unica soluzione possibile per sfruttare bene lo spazio a disposizione.
Doccia aperta per superare le barriere architettoniche
Ci sono casi in cui la doccia aperta sia l’unica soluzione per gestire senza pericoli, il momento del bagno di un anziano che ha capacità motorie ridotte. Usare la vasca da bagno può essere difficile o addirittura impossibile, per via del dover scavalcare il bordo vasca. Il piatto doccia a filo pavimento elimina definitivamente tutte le barriere di accesso. In questi casi è bene ragionare non solo della doccia ma anche degli altri sanitari da posizionare alla giusta distanza. Un discorso più ampio da realizzare con professionisti in grado di attuare il cosiddetto bagno sicuro.